Nel caso di una persona nubile e senza figli, che voglia redigere testamento, non
deve obbligatoriamente prevedere una quota per i fratelli. Può disporre liberamente a favore di nipoti, figli dei fratelli, e associazioni benefiche.
La legge prevede che la legittima -ovverosia una quota dei beni che il testatore deve essere sempre lasciata a determinate categorie di soggetti :
1)spetti ai figli;
2)al coniuge o al componente dell’unione civile;
3)in mancanza di figli, agli ascendenti (genitori o nonni).
Solo chi rientra in queste una di queste 3 categorie è erede “legittimario” e può reclamare una quota dell’eredità (variabile a seconda del numero e della qualifica dei soggetti cui spetta) anche se il testamento dovesse disporre diversamente.
La “legittima” non spetta invece ai fratelli, alle sorelle o agli altri parenti (eredi legittimi ma non legittimari), che non potranno mai lamentarsi di un testamento che li lasci a bocca asciutta.
La persona nubile e senza figli( testatore) quindi, se non ha ascendenti, può liberamente disporre del proprio patrimonio con il testamento, dividendo i propri beni come meglio ritiene. Se invece vi sono genitori o nonni ancora in vita, egli dovrà premunirsi di lasciare loro una quota complessiva pari a 1/3 dei beni, potendo liberamente disporre della residua quota di 2/3.